







Come purtroppo avevamo anticipato nei nostri precedenti comunicati, e anche nella piattaforma dello sciopero del 2 dicembre, gli aumenti previsti dal nuovo CCNL sottoscritto da CGIL-CISL-UIL, SNALS, GILDA e ANIEF e conseguentemente anche gli arretrati per i 4 anni di ritardo dalla scadenza del CCNL 2018, non sembrano proprio quelli sbandierati da ministero e firmatari.
Tantissimi colleghi ci stanno contattando perché nella visualizzazione degli arretrati su NoiPA si ritrovano con centinaia di euro in meno rispetto alle tabelle diffuse dai sindacati firmatari di contratto.
Occorrerebbe chiedere ai firmatari di contratto perché hanno deciso di sottoscrivere un contratto-miseria, con un aumento medio netto di 50 euro al mese e arretrati ridicoli, che spesso per gli ultimi quattro anni si aggirano mediamente sui 1.100 euro netti: circa 60 euro per tutto il 2019, 150 per il 2020, 450 per il 2021 e 500 per il 2022.
In più (fonte NoiPA):
– i supplenti temporanei dovranno attendere non si capisce fino a quando;
– chi ha aderito al fondo Espero – cosa sconsigliata dai Cobas – saranno decurtate della percentuale da versare al fondo;
– per i periodi di sospensione gli arretrati non sono riconosciuti.