Succede solo in Campania : il caos organizzato è servito
Il Presidente della regione Campania, dopo un lungo braccio di ferro con il Governo, che ha visto penalizzati per l’intero anno scolastico gli alunni campani di ogni ordine e grado, intende ancora imporre la sua volontà attraverso l’ “Atto di richiamo della Regione Campania n.2 del 28/01/2021” sulla riapertura delle Scuole Secondarie di Secondo grado.
Non è un’ordinanza, è una raccomandazione, quindi non è vincolante perché, alla luce di due sentenze del Tar che gli danno torto, il Presidente non può imporre nulla ai dirigenti scolastici.
Può solo avvelenare i pozzi e, se il DPCM del 14 gennaio 2021 prevede, per le scuole secondarie di secondo grado, che per il 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza, lui raccomanda invece che il 50% delle presenze debba essere predisposto in ogni aula, generando il caos e tentando di sconvolgere tutto quanto i dirigenti scolastici hanno organizzato per il rientro secondo il DPCM del 14 gennaio. Poi s’ inventa la possibilità per i genitori di scegliere se mandare o no i ragazzi a scuola e di optare per la dad, lasciando intendere che l’opzione sia possibile anche alle Primarie e alle Secondarie di primo grado.
E non basta: smentisce anche la decisione del tavolo prefettizio (a cui partecipa anche la Regione nella persona dell’assessora Fortini) che chiedeva l’ingresso scaglionato alle 8.00 e alle 10.00.
Insomma, pur di rovesciare un provvedimento cautelare del TAR e di delegittimare il senso di un DPCM, prova a modificare l’ordinamento scolastico, butta a mare tutto il lavoro organizzativo fatto da Dirigenti scolastici e Consigli d’Istituto, umilia la Scuola trasformandola in un servizio a chiamata, alimenta la discordia tra famiglie e tra studenti, ingigantisce la paura manipolando l’informazione e conclude con un minaccioso richiamo alla responsabilità che scarica nuovamente sui Dirigenti scolastici.
Noi esortiamo i Dirigenti scolastici ad attenersi alle sole fonti normative esistenti e a non modificare l’organizzazione del rientro a scuola previsto dal DPCM del 14 gennaio.
Che valore possono avere le raccomandazioni di un Presidente “non raccomandabile“ che si è autonominato difensore della salute pubblica dopo avere devastato la Sanità regionale e compromesso il diritto alla salute tagliando ospedali, reparti, fondi e personale, lo lasciamo al giudizio delle cittadine e dei cittadini della nostra Regione.
COBAS COMITATI DI BASE DELLA SCUOLA
NAPOLI SALERNO CASERTA