







Abbiamo letto, in un comunicato-stampa diramato dal presidente De Luca relativo alla riunione che si è svolta oggi, in modalità telematica, e alla quale hanno partecipato le parti sindacali, i dirigenti delle ASL, le associazioni e i referenti degli uffici scolastici territoriali, che sulla proroga della chiusura della scuola primaria e delle scuole di ogni ordine e grado “tutti” i sindacati si sono trovati concordi.
I Cobas, presenti all’incontro, convocato, peraltro, non per decidere interventi utili a riaprire la Scuola campana in sicurezza, ma per verificare l’esistenza delle condizioni per la ripresa delle attività nella sola scuola primaria, desiderano puntualizzare che la soluzione ultima esperita dalla Regione, così come le precedenti, continua ad essere per loro inaccettabile, come dimostrato dalle proteste che li hanno visti protagonisti fin dal 16 ottobre, all’indomani, cioè, della pubblicazione dell’ordinanza che ha chiuso le scuole in tutta la Campania.
Il presunto “accordo” è relativo solo alla presa d’atto dei dati epidemiologici esposti nel corso della seduta, contenuti in documenti di cui abbiamo esplicitamente fatto richiesta. Del resto, la discussione è stata imperniata sulla sola illustrazione di dati sanitari non certo confortanti, il che fa temere che i prossimi 10 giorni di ulteriore chiusura programmata della primaria si trasformeranno in un blocco permanente della didattica in presenza.
Sono e restano altamente contestabili, dunque, per i Cobas Scuola Napoli, i rimedi adottati dalla Regione per affrontare la recrudescenza della pandemia, con particolare riguardo alla Scuola, che comprovatamente costituisce un ambiente di interazione e lavoro tra i più sicuri e protetti, e che tuttavia sta pagando il prezzo più alto dell’inazione e dell’imprevidente nonché spregiudicata politica di De Luca.
I COBAS SCUOLA NAPOLI