Lettera all’USR e ai dirigenti delle scuole napoletane
A seguito delle segnalazioni ricevute ci troviamo costretti a ricordare che la situazione di eccezionale sospensione delle ordinarie attività didattiche nelle scuole non può in alcun modo dare adito a improbabili e illegittime interpretazioni del funzionamento degli organi collegiali, né introdurre piani di riorganizzazione e obblighi di lavoro non previsti dalla normativa vigente.
Per superare la contraddittorietà di un passo del testo del DCPM del 1 Marzo 2020, che richiamava la necessità di un pronunciamento del Collegio dei docenti per attivare modalità di didattica a distanza, quando l’effettiva convocazione del Collegio era preclusa dalla ratio stessa del provvedimento, il nuovo DPCM del 4 Marzo 2020 recita: “i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto
anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità”.
Nel merito specifico riteniamo che il punto possa essere correttamente attuato solo attraverso un semplice invito ai docenti, nel rispetto della libertà di insegnamento, a trovare forme di contatto con alunne e alunni per proporre attività da svolgere in questo periodo, che non necessita di una delibera collegiale. Quella che è indicata nel Decreto governativo va intesa come semplice possibilità e non come occasione per imporre modalità emergenziali di rapporto con il personale, nuovi obblighi di lavoro, strumenti e metodologie didattiche non condivise.
Inoltre non possono in alcun modo essere equiparati ad atti del Collegio dei docenti la compilazione di questionari-sondaggi on line, che al massimo possono costituire una fonte di informazione, né le decisioni prese da collegi straordinari virtuali, convocati al di fuori di ogni regolamentazione. Il collegio dei docenti è infatti un organo collegiale con potere deliberante, si muove all’interno di una cornice di regole precise e si fonda sul libero e paritario confronto tra i suoi membri.
Riteniamo che l’invito ad utilizzare il registro elettronico per comunicare le modalità scelte liberamente dai docenti per affrontare i giorni di sospensione – scelta praticata da molte scuole – sia la modalità di gestione più sobria, aperta ed adeguata anche per rispondere al bisogno, ampiamente diffuso tra le docenti e i docenti, di ripristinare la relazione con gli studenti e ritornare alla “normalità”. Ciò non necessita di alcuna delibera proprio perché è un invito e non impone nulla a nessuno, né ai docenti né agli studenti. E’ opportuno ricordare anche che ogni atto valutativo ufficiale da parte dei docenti durante il periodo di sospensione delle attività didattiche si espone a forti dubbi di legittimità.
Crediamo sia interesse di tutti evitare oggi scelte improvvisate che producono un indesiderato effetto di amplificazione dell’ansia e dell’incertezza comune e pertanto ci sembrerebbe utile che l’Ufficio scolastico regionale accompagnasse la trasmissione del DPCM con una nota di chiarimento sui temi esposti, tale da consentire a tutte e tutti di muoversi con la necessaria serenità in un quadro di regole certe e condivise.
Con la presente diffidiamo i dirigenti scolastici dal mettere in atto procedure illegittime di convocazione e svolgimento dei Collegi dei docenti così come forme di riorganizzazione delle attività funzionali obbligatorie non deliberate nel piano annuale delle attività.
I Cobas sosterranno i docenti e gli Ata che ricevessero indebite pressioni contrarie al quadro normativo e contrattuale.
COBAS SCUOLA NAPOLI